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mercoledì 26 gennaio 2011
Videogioco fa rima con business
Oggi vorrei parlare dello "stallo", nel mondo videoludico,dovuto anche alla mancanza di fantasia,(che sta colpendo soprattutto il mercato giapponese ma non solo)di cui noi videogiocatori, ci siamo oramai accorti.Ma iniziamo dal principio (il mio ma anche di alcuni di voi presumo);La mia prima VERA esperienza fu quando,alla tenera età(si fa per dire)di 5 anni,mio padre mi fece trovare in cameretta una strana scatoletta grigia il cui nome era...Microgenius...e voi direte "e che roba è? Non vi preoccupate era solo una console sconosciuta on giochi carini(1 su 10) e poco altro ma,fortuna per me,udite udite,supportava giochi del nes,e vai! quindi sì la mia prima console fu a "tutti" gli effetti un nes con il fantastico,per non dire super,Mario,poi ebbi un master sistem 2 plus,un super nintendo,una(tre)play,una(due)ps2 fino ad arrivare ad oggi con wii,ds,xbox360,ps3 e psp senza dimenticare il pc da qui vi scrivo,con all' interno l'eterno civilization.A questo punto molti di voi si chiederanno il motivo di questa digressione,bè il primo era di farvi notare(visto anche che è il mio primo post) che comunque ho fatto una discreta gavetta ed il secondo,ben più importante è farvi ricordare come una ventina d' anni fa i giochi fossero più semplici più genuini e non sto dicendo migliori,attenzione, ma sto dicendo che erano sicuramente di più facile evoluzione, mentre oggi siamo oramai a standard davvero elevati,direi mastodontici(e non parlo solo di denaro) quindi ci sono molte problematiche per fare un gioco e la prima è,"venderà?"... Ecco, siamo arrivati al nocciolo della questione,quella "maledettissima" domanda ha fatto sì che giochi di cui andavamo letteralmente pazzi siano stati rivoluzionati per favorire le vendite oppure giochi che oramai ci hanno "stancato" che continuano ad ogni edizione a cambiare poco,troppo poco pur essendo serie blasonate e indubbiamente valide e divertenti come call of duty per esempio,sempre per favorire(nel caso di call of duty di continuare)le vendite.Ora,salvo rari casi,un videogame nasce solo o quasi per guadagno,ergo si stanno assottigliando le differenze nei vari team perchè se "a" vede che "b" sta vendendo bene con quello stile allora "a" ne copierà ,a suo modo,le caratteristche vincenti e così fara "c","d" ecc... Ovviamente questa situazione sta gravando di più sul Giappone, dove per natura sono più chiusi ai cambiamenti, e meno sugli "occidentali" ma è evidente che oramai il "more of the same" è sempre più marcato per ogni prodotto che acquistiamo e se il difetto è quello di avere molti giochi che si assomigliano, il pregio è sicuramente che molti di essi avranno una giocabilità già collaudata ed una qualità indiscutibile. Voi cosa ne pensate,era meglio prima oppure adesso? Per quanto mi riguarda la soluzione migliore sarebbe nel mezzo senza,quindi,raggiungere uno dei due estremi.Ci vorrebbe la passione di un tempo e la qualità di oggi e questo(fortuna per noi) talvolta accade ancora oggi...ma ammetto che molti "more of the same" sono stupendi!Grazie ai videogiochi più recenti(da ps1 in poi) ho vissuto(e penso anche voi) altre centinaia di vite ed esperienze uniche che nessun altro intrattenimento potrebbe mai regalarci,sono stato re,ho visitato gerusalemme,ho rivissuto le eroiche gesta dei più grandi personaggi mai esistiti e di altri inventati...quindi basta chiacchiere,devo andare a conquistare il mondo!(in civilization)
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