sabato 29 gennaio 2011

Deadly Premonition Xbox 360 - recensione




Per chi non lo sapesse,Deadly Premonition è un survival horror giapponese con elementi investigativi in un contesto free-roaming dove si possono svolgere diverse attività,tra missioni secondarie(più o meno importanti) e mini giochi tra cui la pesca o il tiro a freccette. Purtroppo a causa di un basso budget e di conseguenza poca pubblicità,ha avuto poco successo.Peccato,perchè il prodotto di Ignition è davvero uno splendido gioco,io lo definirei come un opera d'arte di Leonardo Da Vinci,fatta da materiali non all'altezza del genio che le sta dietro. Il basso budget a disposizione degli sviluppatori ha fatto sì che il gioco,tranne che per i personaggi più importanti,assomigli molto ad un titolo ps2. Tanti i difetti grafici,texture slavate,elementi di fondo,come alberi davvero scarni e via discorrendo(anche se gli interni,vera location del gioco,sono davvero belli con atmosfere alla Resident Evil 1) così come scarno ed obsoleto è il sonoro ma solo negli effetti,mentre le voci(in inglese,con sottotitoli in italiano) e le musiche sono memorabili.Passiamo però al gioco vero è proprio,Deadly Premonition è a tutti gli effetti un tributo alla famosissima serie Twin Peaks con tante chicche che di certo non sfuggiranno agli appassionati.Il gioco ci mette nei panni di Francis York Morgan, un agente FBI con una personalità schizofrenica(uno dei personaggi più riusciti della storia videoludica) che si ritroverà catapultato a Greenvale(piccola cittadina dello stato di Washington)per risolvere un efferato delitto che ha sconvolto l'intera cittadina...una giovane donna viene ritrovata morta appesa ad un albero. Questo l'incipit,che ci catapulterà in una serie di eventi,investigazioni e sogni disturbanti come pochi altri giochi siano mai riusciti a fare. Ad accompagnarci in questo misterioso giallo dalle tinte horror ci sarà lo sceriffo della città ed un agente di nome Emily davvero ben caratterizzati anche se in verità sono tutti i comprimari ad essere magistralmente caratterizzati con modi di fare e di parlare tutti diversi tra loro, al punto da sentirci davvero lì,a Greenvale. Ottima è la sceneggiatura,surclassando quella,molto più blasonata, di Heavy Rain così come la regia,le fasi investigative ed i molti messaggi sottili che il gioco vuole trasmetterci. Davvero un esperienza da vivere tutto d'un fiato in tutte le sue 40/50 ore di gioco se si vuole fare proprio tutto che diventano 20/25 se si punta alla sola storia principale. Tra le fasi investigative ci saranno fasi alla Resident Evil 4,quindi in terza persona ravvicinata, ma con avversari ben più ostici e paurosi. Peccato per un pò di ripetitività dell'azione e per i comandi poco precisi che ne minano la giocabilità,almeno inizialmente. In conclusione un gioco con molti difetti tecnici ma davvero da amare e senza difetti di fondo,che una volta finito non dimenticherete mai più,così come non dimenticherete mai più il grande York.
                        
                                                         Voto indefinito

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